Definirla ancora con l’appellativo di “perfida Albione” sarebbe anacronistico. Boris Johnson, conservatore di ferro, ha deciso di abolire il green pass e tutte le norme concernenti l’uso della mascherina tra il tripudio della Camera dei Comuni. In poche parole il Regno Unito tornerà indietro di tre anni, ma si troverà sicuramente più avanti di tanti altri stati nella lotta per primeggiare nel dopo-Covid.
Decade la certificazione verde mentre in Italia si estende praticamente a tutti. Stop al cosiddetto “smart working” mentre qui siamo in un lockdown di fatto. Eliminate anche le ultime restrizioni in ospedale e nelle case di cura. Si sa ancora poco sulla permanenza dell’obbligo per i sanitari, ma rimane la quarantena per i positivi.
Boris Johnson ha dato per l’ennesima volta una lezione di civiltà. Secondo gli esperti del governo inglese, Omicron ha già raggiunto il picco e non vi è il bisogno di aumentare le restrizioni già di per sé molto blande rispetto alle nostre. Lo stesso Johnson ha inoltre rivendicato la bravura del suo governo e degli esperti nel prendere le giuste decisioni per non distruggere l’economia del paese e per garantire ai cittadini la sacrosanta libertà.
Ovviamente non potevano mancare gli attacchi da parte della stampa nei confronti di Johnson. Ogni qualvolta il premier allenta le restrizioni, immediatamente si scatena un polverone mediatico nei suoi confronti. A pensar male…