Una bandiera arcobaleno che ne avvolge il corpo insieme a stimmate colorate. Succede anche questo al Gay Pride di Roma. Partito dall’Esquilino, il corteo organizzato per la rivendicazione dei diritti del mondo gay questa volta è andato ben oltre una semplice manifestazione. A sfilare insieme ai manifestanti infatti è apparso anche il “Cristo Lgbt“. È così, un corteo tenutosi proprio in concomitanza con il momento più delicato del dibattito politico sul ddl Zan, che doveva essere un appuntamento per consentire a migliaia di persone di far sentire la propria voce a sostegno della legge contro l’omofobia, ha invece assunto, sin dall’inizio, pieghe estreme con il ragazzo travestito da Cristo Lgbt e i cori minacciosi.
E nel frattempo impazza la polemica politica, con il mondo conservatore e cattolico che si dice indignato per quanto si è visto ieri a Roma, da molti definito un vero e proprio ‘sfregio’ alla fede di milioni di credenti. “Leggo che il corteo del Roma Pride è aperto da un ragazzo travestito da Cristo Lgbt, con stimmate colorate e bandiera arcobaleno. Per quanto mi interroghi, non riesco a trovare una risposta a questa domanda: che bisogno c’è di mancare di rispetto a milioni di fedeli per sostenere le proprie tesi?“, ha affermato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. E aggiunge: “Come si concilia la lotta alle discriminazioni, alla violenza e all’odio con i cori di insulti e minacce contro chi non è d’accordo con il ddl Zan? Se sei convinto delle tue idee e delle tue posizioni, non hai bisogno di insultare nessuno. Io la penso così. Qualcun altro evidentemente no”, conclude la Meloni.
DI BARTOLO SALVATORE