Ormai è chiaro a tutti: Giorgia Meloni è il leader politico più amato dagli italiani. Dal punto di vista squisitamente politico, bastano due fotografie per dare prova di quanto appena affermato. L’ultimo sondaggio Ipsos che ha certificato lo storico sorpasso di FdI sulla Lega: 20,5% a 20,1%. Pochi decimali ma simbolici: frutto, in primis, della coerenza dimostrata dalla stessa Meloni in questi mesi. E poi l’effetto calamita sui sui territori: con sindaci, consiglieri regionali, consiglieri comunali e chi più ne ha più ne metta, che ogni giorno transitano dalla Lega al partito meloniano.
A tutto ciò, si aggiunge poi l’enorme successo di “Io sono Giorgia”, titolo dell’autobiografia che ha svelato alle masse il volto umano della grintosa militante di destra: la paura di annegare, il rischio che sua madre scegliesse di abortirla, il “pozzo nero” del padre che non l’ha amata, la lotta adolescenziale contro il sovrappeso, l’ansia da prestazione che rende la politica una sfida continua. Uscito l’11 maggio per Rizzoli, anticipato da una maxi-intervista di Aldo Cazzullo, il libro svetta al primo posto delle classifiche di saggistica da quattro settimane, fino a raggiungere l’ambito traguardo delle 100mila copie vendute alla decima edizione.
E, dulcis in fondo, continua a crescere anche il gradimento personale del leader di Fratelli d’Italia fino a raggiungere il recente 37% contro il 31% di Matteo Salvini.
DI BARTOLO SALVATORE