Mentre in Italia imperversa una crisi economica senza precedenti nella storia repubblicana, con una vera e propria bomba sociale destinata ad esplodere non appena verrà meno il blocco dei licenziamenti, scadenza attualmente fissata per il prossimo 30 giugno, c’è chi, come Massimo Galli, usa l’abnorme spazio concessogli in svariate trasmissioni televisive per invocare ulteriori licenziamenti.
Destinatario del duro attacco del primario dell’ospedale Sacco di Milano, è questa volta il personale sanitario non disposto a vaccinarsi: “Trovo che chi fa un certo mestiere abbia l’obbligo etico di tutelare i propri pazienti” – afferma Galli – “siccome nessuno obbligato a fare un determinato mestiere o accetta gli obblighi etici altrimenti cambi pure mestiere. Bisogna essere drastici su questo punto: il vaccino per gli operatori sanitari deve essere obbligatorio senza se e senza ma. O convinci o costringi”, questo il motto di Galli.
Un Galli dunque molto fermo sulle sue posizioni, tanto da arrivare a teorizzare perfino la sospensione, o addirittura il licenziamento, per chi, pur essendo a contatto con i malati, rifiuta il vaccino.
DI BARTOLO SALVATORE